Articolo aggiornato il 30 Ottobre 2020
Musica consigliata per la lettura: 🙊💫✍ AMY WINEHOUSE – “You know I’m no good”
5 consigli per pubblicare contenuti senza errori
Non ho intenzione di fare la maestrina anche se da piccola interrogavo peluche e bambole obbligati a stare in fila ordinati, però è anche vero che rimango perplessa quando scovo banali errori in bella vista su giornali, blog, newsletter, pubblicità, fino alla già nominata pagina di errore 404 sul web.
Un aspetto talmente “insignificante” che spesso viene sottovalutato, gestito con sufficienza, con la convinzione che tanto a scrivere son capaci tutti! “E NO!” insorgeranno giustamente quelli che della scrittura ne fanno un mestiere. Personalmente penso che sì, tutti possano scrivere ma scrivere BENE sia un’altra cosa ed in quel “bene” includo tante caratteristiche: avere conoscenza del metodo, avere uno stile e, fondamentalmente, sapere quando si usano apostrofi e “h” cioè le basi della grammatica italiana.

Sì vabbè ma chi li nota?
Forse non li noteranno tutti perché la percezione visiva permette all’occhio umano di leggere comunque anche con lettere mancanti, invertite, ecc. (Hai presente le classiche illusioni ottiche con i testi scomposti?)
Pensa però al messaggio che queste “sviste” possono trasmettere a chi invece le nota: trascuratezza, fretta, scarsa attenzione. Il risultato è certamente diverso da quello sperato e vengono minate credibilità e serietà di chi scrive.

Quindi cosa devo fare?
(Dando per sottinteso il mantra: “rileggi, rileggi, rileggi…”)
Eccoti 5 semplici accorgimenti per arginare la possibilità di sbagliare:
- fai leggere i testi a qualcuno di cui ti fidi (possibilmente con la sufficienza in italiano)
- se hai un dubbio: fai ricerche su Google, rispolvera il dizionario, leggi dei libri; è meglio perdere 5 minuti in più per verificare la correttezza di quello che scrivi che giocarsi l’attendibilità per così poco
- sfrutta siti e strumenti che offrono correzioni online (sotto ne trovi alcuni)
- nel caso in cui usi termini / modi di dire in altre lingue, non fidarti ciecamente del Translate di Google (c’è ancora molto da fare) piuttosto cerca sui motori di ricerca se quella espressione è già stata usata ed ha un senso logico nel paese di origine
- non lasciare alla correzione automatica il libero arbitrio perché non sempre il termine che il correttore pensa giusto corrisponde a quello desiderato; preferisci correttori che segnalano le inesattezze e ti permettono di scegliere se modificarle o no.
Soprattutto se si tratta di contenuti inerenti alla tua sfera professionale, non devi aprire due occhi ma quattro e pure otto, come un ragno!

Questi sono alcuni strumenti disponibili gratuitamente online:
- correzioneonline.it : basta incollare il testo e cliccare su Invia per vedere evidenziati errori di battitura, refusi e spazi;
- grammarcheck.net : controlla grammatica, errori di stile e spelling inglese;
- onlinecorrection.com : graficamente identico a Correzione Online, offre la possibilità di scegliere fra cinque diversi tipi di inglese e segnala i potenziali errori di punteggiatura, spazi, grammatica;
- languagetool.org : disponibile anche come estensione di Chrome, verifica errori in più di 20 lingue.
Conosci altri strumenti per controllare testi?
Oppure hai trovato degli errori nel mio blog? Dimmelo assolutamente!!
Mood: 👀 attenta